Panoramica dell'introduzione delle norme dell'ESMA sui CFD per i clienti al dettaglio presso IBIE e IBCE

Overview: 

I CFD sono strumenti complessi e implicano un alto rischio di perdita rapida di denaro per via della leva finanziaria.

Il 68,7% dei conti detenuti dagli investitori al dettaglio perde denaro nell'ambito delle attività di trading di CFD svolte tramite IBKR.

È bene considerare se si comprende il funzionamento dei CFD e se ci si può permettere di assumersi l'alto rischio di perdita di denaro.

L'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) ha emanato delle nuove norme applicabili ai clienti al dettaglio impegnati nel trading di CFD, in vigore a partire dal 1 agosto 2018. I clienti professionali non ne sono soggetti.

Gli enti regolatori nazionali hanno adottato le norme dell'ESMA in maniera permanente.

Queste norme consistono in: 1) dei limiti della leva finanziaria; 2) una norma sulla liquidazione del margine a seconda dello specifico conto; e 3) una tutela del saldo negativo a seconda dello specifico conto; 4) una restrizione sugli incentivi offerti per la negoziazione di CFD; e 5) un'avvertenza sui rischi standard.

La maggior parte dei clienti (eccetto le persone giuridiche regolamentate), è inizialmente classificata quale "cliente al dettaglio". In alcune circostanze IBKR potrà acconsentire a riclassificare un "Cliente al dettaglio" come "Cliente professionale" e viceversa. Per maggiori informazioni, consulta l'articolo sulla Classificazione della clientela ai sensi della normativa MiFID.

I seguenti paragrafi illustrano in che modo IBKR ha deciso di implementare la decisione dell'ESMA.

1 Limiti della leva

 1.1 Margini fissati dall'ESMA
L'ESMA ha fissato i limiti della leva a diversi livelli in base al sottostante:

  • Il 3.33% per le principali coppie valutarie; per principali coppie valutarie si intende una combinazione di qualunque tra USD; CAD; EUR; GBP; CHF; JPY
  • Il 5% per le coppie valutarie non principali e gli indici principali;
    • Per coppie valutarie non principali si intende una combinazione qualunque che comprenda una valuta non indicata sopra, per esempio USD.CNH
    • I principali indici sono i seguenti: IBUS500; IBUS30; IBUST100; IBGB100; IBDE40; IBEU50; IBFR40; IBJP225; IBAU200
  • Il 10% per gli indici non principali; IBES35; IBCH20; IBNL25; IBHK50
  • Il 20% per i singoli titoli

 1.2 Margini applicati - Requisiti standard

Oltre ai margini previsti dall'ESMA, IBKR stabilisce i propri requisiti di margine (margini IB) basati sulla volatilità storica del sottostante e altri fattori. Applicheremo i margini IB se superiori a quelli previsti dall'ESMA.

I dettagli dei margini IB ed ESMA applicabili sono disponibili qui.

1.2.1 Margini applicati - Margini basati sulla concentrazione

Qualora il tuo portafoglio sia costituito esclusivamente da un numero ridotto di posizioni su CFD e/o azioni, oppure qualora le due posizioni di dimensioni maggiori abbiano un peso predominante, ti verrà addebitata una tariffa di concentrazione. Sottoporremo il tuo portafoglio a uno stress test simulando una variazione avversa del 30% sulle due posizioni di dimensioni maggiori e una del 5% sulle posizioni rimanenti. Nel caso in cui risulti essere maggiore del requisito standard per le posizioni combinate su titoli e su CFD, la perdita totale verrà applicata come requisito di margine di mantenimento. Ti ricordiamo che la tariffa di concentrazione è l'unico caso nel quale le posizioni CFD e quelle azionarie hanno un margine congiunto.

1.3 Finanziamento dei requisiti di margine iniziali

È possibile utilizzare solamente liquidità per pubblicare il margine per l'apertura di posizioni su CFD.

All'inizio tutta la liquidità utilizzata per finanziare il conto è disponibile per il trading su CFD. Qualunque requisito di margine iniziale per altri strumenti e la liquidità usata per acquistare titoli riduce la liquidità disponibile. Sei tuoi acquisti di titoli azionari hanno generato un prestito a margine, non vi saranno fondi disponibili per le operazioni su CFD anche se il tuo conto dispone di un capitale di entità significativa. In base alle regole fissate dall'ESMA, non possiamo aumentare il prestito a margine per finanziare il margine per CFD.

I profitti su CFD realizzati sono compresi nella liquidità e disponibili immediatamente; la liquidità non deve essere prima regolata. Tuttavia, i profitti non realizzati non possono essere impiegati per soddisfare i requisiti di margine iniziali.

2 Norma di liquidazione del margine

2.1 Calcolo del margine di mantenimento e liquidazioni

L'ESMA richiede a IBKR di liquidare le posizioni su CFD quando il capitale proprio necessario scende al di sotto del 50% del margine iniziale registrato per l'apertura delle posizioni. IBKR potrà decidere di liquidare in anticipo delle posizioni se decideremo di assumere una valutazione del rischio più conservatrice. Il capitale proprio necessario per soddisfare questo obiettivo include la liquidità per CFD e il P&L non realizzato su CFD (positivo e negativo). Ti ricordiamo che la liquidità per CFD non include la liquidità per supportare i requisiti di margine relativi ad altri strumenti. 

La base del calcolo è il margine iniziale registrato al momento dell'apertura della posizione. In altre parole, e a differenza dei calcoli del margine applicabili alle posizioni su strumenti diversi dai CFD, l'ammontare del margine iniziale non cambia al variare della posizione aperta.

2.1.1 Esempio

Disponi di 2000 EUR in liquidità nel tuo conto e non hai posizioni aperte. Si desidera acquistare 100 CFD di XYZ al prezzo limite di 100 EUR. Si ottiene, innanzitutto, l'esecuzione di 50 CFD e poi dei restanti 50. La liquidità disponibile si riduce durante l'esecuzione delle transazioni:

 

Liquidità

Capitale proprio*

Posizione

Prezzi

Valore

P&L non realizzato

MI

MM

Liquidità disponibile

Violazione del MM

Pre-transazione

2000

2000

 

 

 

 

 

 

2000

 

Post-transazione 1

2000

2000

50

100

5000

0

1000

500

1000

No

Post-transazione 2

2000

2000

100

100

10000

0

2000

1000

0

No

 *Capitale proprio equivalente alla liquidità più il P&L non realizzato

Il prezzo aumenta fino a 110. Il capitale proprio è ora pari a 3000, ma non è possibile aprire posizioni aggiuntive, perché la liquidità a propria disposizione è pari a 0, e, secondo le norme dell'ESMA, il MI (margine iniziale) e il MM (margine di mantenimento) restano immutati:

 

Liquidità

Liquidità

Posizione

Prezzi

Valore

P&L non realizzato

MI

MM

Liquidità disponibile

Violazione del MM

Variazione

2000

3000

100

110

11000

1000

2000

1000

0

No

 Il prezzo, quindi, scende fino a 95. Il capitale proprio si riduce a 1500, ma non vi è violazione del margine dato che è comunque maggiore del requisito di 1000:

 

Liquidità

Liquidità

Posizione

Prezzi

Valore

P&L non realizzato

MI

MM

Liquidità disponibile

Violazione del MM

Variazione

2000

1500

100

95

9500

(500)

2000

1000

0

No

 Il prezzo scende ulteriormente fino ad arrivare a 85, causando una violazione del margine e innescando una liquidazione:

 

Liquidità

Liquidità

Posizione

Prezzi

Valore

P&L non realizzato

MI

MM

Liquidità disponibile

Violazione del MM

Variazione

2000

500

100

85

8500

(1500)

2000

1000

0

 3 Protezione del capitale proprio negativo

L'ordinanza dell'ESMA limita la propria responsabilità dei CFD ai fondi dedicati al trading di CFD. Gli altri strumenti finanziari (es., azioni o future) non possono essere liquidati per soddisfare il disavanzo di margine dei CFD.*

Di conseguenza gli asset diversi dai CFD non fanno parte del tuo capitale a rischio per il trading di CFD. 

Nel caso in cui tu perda una somma superiore a quella dedicata al trading CFD, IB avrà l'obbligo di cancellare la perdita. 

Dato che la protezione del capitale proprio negativo rappresenta un rischio aggiuntivo per IBKR, addebiteremo agli investitori al dettaglio uno spread finanziario aggiuntivo del 1% per le posizioni su CFD mantenute alla giornata. Per informazioni dettagliate sui tassi di finanziamento dei CFD, clicca qui.

*Sebbene non possiamo liquidare le posizioni su strumenti diversi dai CFD per coprire il disavanzo dei CFD, possiamo liquidare le posizioni su CFD per coprire il disavanzo non CFD.

 

Strumenti forniti per il monitoraggio e la gestione del margine

IB fornisce una vasta gamma di strumenti e informazioni utili per i titolari dei conti. Inoltre sono disponibili dettagli in tempo reale circa il rispetto dei requisiti di margine in modo da evitare liquidazioni forzate. Ecco un breve elenco degli strumenti offerti:

a.      Finestra Conto – La finestra del conto è disponibile per monitorare le attività del conto in tempo reale. Questa finestra mostra i valori principali che vengono aggiornati ad ogni variazione di prezzo nel portafoglio.  Sono inclusi i saldi di cassa (liquidità, Valore di Liquidazione Netto, Capitale con valore di prestito), i requisiti di margine (attuale, futuro, overnight e successivo alla scadenza) e infine i saldi disponibili per il trading (Fondi disponibili e Capitale in eccesso).
 
b.      Anteprima Ordine/Verifica Margine – Prima di inviare un ordine sarà possibile vederlo in anteprima e conoscere l’impatto sul requisito di margine nel caso in cui l’ordine venga eseguito. Ulteriori informazioni sono disponibili nell’articolo KB644.
 
c.       Comunicazioni – Quando il cuscinetto di margine in un conto raggiunge il 10% e si avvicina quindi la possibilità di un deficit di margine, IB invierà dei bollettini con TWS e/o delle email di avviso. I titolari dei conti potranno inoltre creare delle allerte personalizzate in base al proprio cuscinetto di margine. I titolari dei conti potranno a loro volta fissare degli avvisi di margine in base al cuscinetto di margine. Una volta raggiunta la soglia fissata, sarà possibile ricevere degli avvisi tramite email o messaggio di testo oppure con dei messaggi pop-up e delle righe lampeggianti su TWS e infine anche con degli allarmi sonori.
 
d.      Resoconti – Un resoconto giornaliero circa il margine verrà reso disponibile nella sezione Gestione Conto. Il report rifletterà i principali saldi di margine e (per i conti con margine di portafoglio) i requisiti necessari in base al tipo di classe del titolo. 
 
Inoltre IB fornisce una funzione detta Ultimo da liquidare all’interno della finestra Conto di TWS che consente ai clienti di specificare le posizioni che preferiscono far liquidare a IB per ultime nel caso in cui si verifichi un deficit di margine. Sebbene IB cerchi per quanto possibile di adempiere a queste richieste, le posizioni nel conto e le condizioni di mercato potrebbero rendere poco pratico agire in tal senso. Pertanto IB si riserva il diritto le posizioni nella sequenza che riterrà più opportuna.

Why does my Account Window display a margin requirement when all positions are long and fully paid?

IBKR will calculate and display a margin requirement on the entire portfolio of positions held in an account even if the account holder has paid for the positions in full and is not borrowing any funds to support them. This is necessary in order to compute the Available Funds (Equity with Loan Value - Initial Margin Requirement) on hand to support any subsequent trade activity.

Trattamento del margine per i titoli stranieri mantenuti da un broker statunitense

In qualità di broker dealer statunitense registrato presso la Securities & Exchange Commission (SEC) allo scopo di facilitare la transazione di titoli dei clienti, IB LLC è soggetta a diversi regolamenti per quanto riguarda l’estensione del credito e la marginazione su tali transazioni. Nel caso di titoli stranieri (ossia quelli il cui emittente non è statunitense) va ricordato che Reg T. consente ad un broker degli Stati Uniti di estendere il margine di credito a coloro che compaiono nella lista dei “Titoli stranieri con margine” pubblicata periodicamente dalla Federal Reserve Board. In alternativa, il margine di credito verrà esteso ai prodotti finanziari che verranno considerati avere a disposizione un “mercato pronto” in base alla Rule 15c3-1 della SEC oppure in base alla lettera di non intervento della SEC.

Fino al novembre 2012, la definizione di “mercato pronto” includeva titoli azionari di un emittente straniero presenti in quello che è attualmente noto come l’Indice mondiale FTSE. Questa definizione si basava su una lettera di non intervento della SEC che risale al 1993 e che partiva da una premessa fondamentale: ossia che sebbene non ci fosse un mercato pronto per questo tipo di titoli all’interno degli Stati Uniti, questi potevano essere prontamente rivenduti nel mercato straniero di pertinenza.  Nel novembre del 2012 la SEC ha rilasciato una nuova lettera di non intervento (www.sec.gov/divisions/marketreg/mr-noaction/2012/finra-112812.pdf) nella quale veniva esteso il numero di titoli azionari stranieri che avranno a disposizione un “mercato pronto” includendo anche quelli che non erano presenti nell’Indice mondiale FTSE. Dovranno tuttavia sussistere quattro condizioni che elenchiamo qui di seguito:

 

1. Il titolo deve essere quotato su una borsa straniera che rientra nei Paesi riconosciuti dall’Indice mondiale FTSE, indice nel quale il titolo è stato scambiato in borsa per almeno 90 giorni;

2. Le quotazioni giornaliere bid, ask e ultimo prezzo relative al titolo fornite dalla borsa straniera sono disponibili in maniera continuativa per il broker statunitense attraverso un sistema di quotazione elettronico;

3. Il volume mediano di trading calcolato nel periodo degli ultimi 20 giorni lavorativi del titolo in borsa deve essere pari ad almeno 100.000 azioni oppure 500.000 USD (sono escluse le azioni acquistate dal computing broker;

4. La capitalizzazione di mercato aggregata e non ristretta in azioni del titolo deve superare i 500 milioni di USD per ciascuno degli ultimi 10 giorni lavorativi.

Nota bene: se un titolo non rispetta più i criteri elencati, il broker avrà un periodo di 5 giorni lavorativi trascorsi i quali non sarà più possibile considerare il titolo come “pronto per il mercato” e andrà perciò trattato come non idoneo per il margine.

I titoli azionari stranieri che non rispettano i criteri qui stabiliti, verranno trattati come non idonei per il margine e non avranno quindi alcun valore di prestito. Ti ricordiamo inoltre che, in base a questa lettera di non intervento, i titoli azionari stranieri non includono le opzioni.

Considerazioni circa il margine basato sul rischio

  LLC In base al rischio (ossia Margine di Portafoglio)  Rischio basato sul Margine - tutte le altre entità di IBKR
Requisito di valore iniziale 110.000 USD N/A
Capitale minimo per operare con margine 100.000 USD IB-HK: 2.000 USD
IB-AU: 2.000 AUD
IB-LUX, IB-IE e IB-CE: 2.000 EUR
IB-SG: 2.000 SGD
 
Approvazione trading - tutte le opzioni incluse N/A
Pattern Day Trading        N/A
Stress test
Tariffe dinamiche in-house relative alle ricerche (TOMS) ¹
Movimenti nell'opzione Volatilità Implicita (VI) 
Per ogni contratto minimo viene eseguito il seguente calcolo: la cifra di 0,375 USD viene moltiplicata per l'indice del contratto. (Vale solo per i prodotti idonei al Margine di Portafoglio)
Il margine iniziale sarà pari al 110% del Margine di Mantenimento (Valido solo per titolo USA)
Il margine iniziale sarà pari al 125% del Margine di Mantenimento (Valido per tutti i titoli diversi da quelli USA)
Ricerca prezzi estremi
Tariffa su posizioni grandi (Una posizione che sia pari all'1% o più delle azioni in circolazione) 
Giorni alla liquidazione (Una posizione grande rispetto alla media giornaliera del volume di trading. Questo potrebbe dare luogo a requisiti di margine iniziale più elevati)
Tariffa per concentrazione globale (le 2 posizioni più rischiose vengono sottoposte ad uno stresso test del +/-30%; gli altri asset ad un test con +/-5%)
Metodo del Margine Singolo per titoli Small Cap (stress test che simula una variazione di prezzo che riflette una capitalizzazione di mercato pari a 500 milioni di USD)²
Metodo del Margine Singolo per titoli domiciliati in Cina (stress test che simula una variazione di prezzo che riflette una capitalizzazione di mercato pari a 1.5 miliardi di USD)²
Metodo del Margine Singolo preimpostato (stress test che simula una variazione di prezzo con aumento del +30% e diminuzione del -25%)²
Metodo del Margine Singolo per titoli immobiliari nella Borsa di Hong Kong (Stress test  del +/-50%)²

1  Le tariffe dinamiche in-house relative alle ricerche sono disponibili solamente per alcune borse (borse asiatiche e MEXDER)
2  IBKR calcolerà la perdita potenziale per ciascun titolo e i suoi derivati sottoponendoli ad uno stress test. Il requisito per il titolo (e i suoi derivati) che proietta la perdita maggiore - nello scenario indicato in alto - verrà confrontato con quello che sarebbe il requisito di margine di portafoglio aggregato. Il valore più grande fra queste due voci diventerà il nuovo requisito di margine del portafoglio.
 

 

Posizioni concentrate su titoli con capitalizzazione di mercato ridotta

Qui di seguito viene illustrato il requisito di margine per i conti che detengono posizioni concentrate in titoli con capitalizzazione di mercato ridotta:

  • Dopo il calcolo del margine attualmente in uso, verrà considerata la possibilità di uno stress test. In questo caso ciascuno titolo e i rispettivi derivati saranno soggetti allo stress test che simula una variazione di prezzo che rifletta una diminuzione della capitalizzazione pare a 500 milioni di USD (ossia il 25% nel caso di un titolo con una capitalizzazione di mercato pari a 2 mld di USD; 30% per un titolo con una capitalizzazione di mercato pari a 1.5 mld di USD; e così via). I titoli con una capitalizzazione di mercato pari a oppure inferiore a 500 milioni di USD saranno soggetti a uno stress test che ipotizza la caduta del prezzo a 0 USD.
  • Per il titolo con la proiezione di perdita maggiore, ipotizzando una diminuzione della capitalizzazione pari a 500 milioni di USD, tale perdita sarà messa a confronto con il margine iniziale in base a quanto stabilito nel calcolo svolto in precedenza per il portafoglio aggregato. La cifra più grande fra le due diventerà il requisito di margine iniziale.
  • Se il requisito di margine iniziale è aumentato, il margine di mantenimento per lo stesso titolo e per i suoi derivati aumenterà. L’aumento sarà pari al 90% del requisito iniziale per il portafoglio aggregato.

Come stabilire il potere di acquisto

Il potere di acquisto rappresenta uno strumento per la misurazione del valore in dollari dei titoli che un investitore potrebbe acquistare in un conto titoli senza dover versare fondi aggiuntivi. Invece, nel caso di un conto cash dove, per definizione, i titoli non possono essere acquistati usando fondi presi in prestito dal broker e devono essere interamente pagati, il potere di acquisto corrisponde al importo di liquidità regolata disponibile. Esempio: in un conto dove sono presenti 10.000 USD in contanti, sarà possibile acquistare fino ad un massimo di 10.000 USD in titoli.

In un conto a margine, il potere di acquisto viene aumentato attraverso l’utilizzo della leva finanziaria che viene fornita dal broker usando come garanzia la liquidità e il valore dei titoli già detenuti nel conto. L’importo della leva dipende dall’approvazione del margine Reg. T, anche detto Margine del Portafoglio. T margin or Portfolio Margin. Here, a Reg. Consideriamo un conto con Reg. T che abbia 10.000 USD in contanti e ipotizziamo che si decida di acquistare overnight e detenere 20.000 USD in titoli in quanto il margine Reg. T impone un requisito di margine iniziale del 50%. Ciò vuol dire che il rapporto che rappresenta il potere d’acquisto è di 2:1 (ossia 1/50). In maniera simile nel caso di un conto con Reg T. In maniera simile nel caso di un conto con Reg T che abbia 10.000 USD in contanti si potrebbe decidere di acquistare e detenere su base infragiornaliera 40.000 USD in titoli, in quanto il requisito di mantenimento del margine impostato per attività infragiornaliere presso IB è fissato al 25%. Ciò vuol dire che il potere d’acquisto ha un rapporto di 4:1 (ossia 1/25).

Nel caso di conto con un Margine di Portafoglio è disponibile una leva ancora più ampia anche se, come suggerisce il nome, l’importo è fortemente legato alla composizione del portafoglio. Ipotizziamo che il requisito sui titoli singoli (iniziale = mantenimenti) sia compreso in genere tra il 15 ed il 30%. Questo si tradurrà in un potere d’acquisto compreso in un rapporto variabile tra il 6.67:1 ed il 3.33:1. Il tasso di margine in base a questa metodologia potrà variare giornalmente in quanto vengono considerati i fattori di rischio come la volatilità osservabile per ciascun titolo e la concentrazione. Per questo motivo i portafogli con titoli che mostrano bassa volatilità e che sono di natura più diversificati tenderanno a ricevere un trattamento migliore per quanto riguarda il margine (ossia maggiore potere d’acquisto).

Oltre agli esempi indicati finora nei casi di liquidità, il potere d’acquisto potrà essere fornito per i titoli detenuti nel conto a margine, con una leva finanziaria che dipenderà dal valore dei titoli prestati e dall’importo di eventuali fondi avuti in prestito per acquistare detti titoli. Prendiamo ad esempio un conto nel quale vengono detenuti 10.000 USD in titoli che sono stati interamente pagati (ossia nessun prestito a margine). Utilizzando il requisito di margine iniziale Reg. T del 50%, questi titoli avranno un valore di prestito di 5.000 USD (ovvero 10.000 USD * (1-.50 )). Questo prestito, usando lo stesso requisito iniziale che fornisce un potere d’acquisto di 2:1, potrebbe essere applicato per acquistare e mantenere overnight altri 10.000 USD in titoli. Allo stesso modo, un conto che abbia 10.000 USD in titoli ed un prestito a margine di 1.000 USD (ossia un capitale di liquidazione netto pari a 9.000 USD) avrebbe a disposizione un prestito sul capitale del valore di 4.000 USD che potrebbe essere usato per acquistare e detenere overnight altri 8.000 USD di titoli. Gli stessi principi varrebbero in un conto con Margine di Portafoglio, sebbene con un livello di potere d’acquisto potenzialmente diverso.

Infine, nonostante il concetto di potere d’acquisto si applichi all’acquisto di asset come titoli, obbligazioni, fondi e forex, esso NON ha la stessa applicazione nel caso dei prodotti derivati. La maggior parte dei titoli derivati (es. opzioni short e future su singole azioni) non sono degli asset ma piuttosto delle passività potenziali. Le opzioni long invece, pur essendo un asset, sono per natura a breve termine e vengono considerate una risorsa soggetta a esaurimento e quindi non hanno un valore di prestito. Il requisito di margine sulle opzioni short quindi non si basa sulla percentuale del valore di premio dell’opzione, ma viene stabilito in base al titolo sottostante come se l’opzione fosse assegnata (con il Reg. T) oppure attraverso una stima del costo per il riacquisto dell’opzione in caso di variazioni di mercato avverse (in base al Margine di Portafoglio).

In che modo IBKR ritarderà la liquidazione mentre effettuo un versamento di fondi sul mio conto?

Overview: 

La politica aziendale di IBKR in materia di rispetto del margine non consente i trasferimenti o altri versamenti nel caso di una violazione/deficit di margine nel conto.  Nel caso in cui venga stabilito che si tratti di violazione/deficit, il conto in deficit sarà immediatamente messo in liquidazione. Le liquidazioni automatiche vengono eseguite con ordini a mercato e qualsiasi/tutte le posizioni nel conto potranno essere liquidate. In alcuni casi, tendendo in considerazione specifiche condizioni di mercato, il deficit potrà essere affrontato attraverso la procedura di liquidazione manuale.

I fondi versati o inviati nel conto non verranno presi in considerazione dal punto di vista del rischio fino a quando non saranno stati regolati e vagliati dai canali bancari e quindi ufficialmente accreditati nel conto. Il sistema di liquidazione è automatico ed è programmato per attivarsi immediatamente in caso di violazione o deficit di margine.

Avviso ai Clienti Prime: effettuare un grande numero di transazioni non è probabilmente il modo migliore per risolvere i deficit in tempo reale. Le transazioni non verranno prese in considerazione per vantaggi relativi al margine fino alle 21:00 ET della giornata di trading oppure fino a quando le transazioni non siano state rendicontate e assegnate a revisori esterni; ciò dipenderà da quale dei due orari sarà posteriore. Invitiamo inoltre i nostri clienti a non eseguire molte transazioni per le opzioni in scadenza (nel giorno stesso della scadenza) in quanto potrebbero verificarsi problemi legati all’accuratezza o causare eventuali ritardi per quanto riguarda la rendicontazione. Tali problemi potrebbero dare luogo inoltre ad errori di calcolo del margine oppure all’esercizio errato di opzioni e/o infine ad attività di assegnazione inesatte. I clienti che desiderino eseguire transazioni su opzioni nel giorno di scadenza e in maniera autonoma rispetto a IB, dovranno inviare il loro file FTP entro le 14:50 ET e assumersi qualunque rischio derivante da questa scelta.

Definizioni chiave relative ai margini

Overview: 

Qui di seguito vengono elencati alcuni dei termini più diffusi quando si parla di margine.

Capitale con Valore di Prestito (ELV) –Rappresenta la voce di partenza per stabilire se un cliente possiede gli asset necessari per avviare o mantenere delle posizioni su titoli. La formula per determinare l’ELV è la seguente: liquidità + valore titoli + valore obbligazioni + valore fondi comuni + valore opzioni europee ed asiatiche (sono esclusi il valore di mercato di titoli & opzioni future USA e la liquidità mantenuta nel segmento future). 

 
 
Fondi disponibili (ELV – Margine iniziale) – La formula per determinare i Fondi disponibili è la seguente: Capitale con Valore di Prestito – Requisito di Margine iniziale.
 
 
Liquidità in eccesso (ELV – Margine di Mantenimento) – La formula per determinare la liquidità in eccesso è la seguente: Capitale con Valore di Prestito – Margine di Mantenimento.
 
 
Requisito di Margine iniziale - La porzione minima di un titolo appena acquistato che un investitore deve pagare in contanti. Per i titoli USA questo viene definito dalla Reg. T ed è attualmente fissato al 50% (Margine iniziale Reg. T). Dato che IB calcola il margine in tempo reale e la Reg. T viene applicata alla fine della giornata di contrattazioni, IB applica un controllo del requisito di margine iniziale al momento della transazione, sebbene ad un tasso di solito inferiore al 50% (Margine iniziale di IB). 
 
 
Requisito del Margine di Mantenimento – Corrisponde all’entità del capitale che deve essere posseduto per poter continuare a detenere una posizione. Negli USA, le regole delle borse valori specificano i requisiti dei margini di mantenimento per le transazioni su titoli sono soggette all’approvazione della SEC.   Il requisito del margine di mantenimento delle borse per le posizioni long su titoli è attualmente fissato al 25%, anche se alcuni broker spesso stabiliscono dei requisiti di margine fissati dall’azienda più elevati, specialmente nel caso di titoli che abbiano un prezzo troppo basso oppure soggetti a volatilità relativa alle variazioni di prezzo.  Il requisito del margine di mantenimento delle borse per le posizioni su titoli short è attualmente fissato al 30%.
 
 
Valore di Liquidazione Netto (NLV) – Per un conto titoli il VLN corrisponde a: valore totale in contanti + valore opzioni su titoli + valore titoli + valore obbligazioni + valore fondi. Nel caso di un conto commodity, la formula è la seguente: valore totale in contanti + valore opzioni su commodity. 
 
Margine Soft Edge (SEM) – se durante la giornata di contrattazione il Capitale con valore di prestito di un conto dovesse essere pari ad almeno il 90% del requisito del margine di mantenimento, il conto non sarà soggetto a liquidazione fino alle 15:45 ET per i titoli USA*, orario entro il quale il requisito del margine di mantenimento deve essere rispettato. *(ossia 15 minuti prima della chiusura del mercato, 15 minuti prima della fine dell’orario di liquidazione oppure dall’inizio del periodo di esecuzione del margine Reg. T). L’orario di inizio del SEM per i titoli USA è fissato alle 9:30 ET mentre per gli altri prodotti è fissato all’apertura del mercato (all’apertura più recente in caso di titoli quotati su più listini) oppure all’inizio dell’orario di liquidazione.  

 

Potere di acquisto - Corrisponde al valore massimo in dollari dei titoli che puoi acquistare nel tuo conto senza versare capitale aggiuntivo.  Per un conto cash, il potere d’acquisto equivale al valore più piccolo tra l'ELV oppure il risultato di questa operazione (ELV del giorno precedente – Requisito di Margine iniziale). Per un conto a margine invece il potere di acquisto corrisponde ai Fondi disponibili * 4 (numero reciproco del 25% del tasso del Margine di Mantenimento).
 
Conto Special Memorandum (SMA) – In questo caso non si tratta di capitale né di liquidità ma corrisponde piuttosto ad una linea di credito creata quando aumenta il valore di mercato dei titoli in un conto a margine Reg. T.  L’aumento del valore di mercato rispetto al costo originale darà origine all’SMA, mentre un calo del valore di mercato non avrà alcun effetto su di esso. L’SMA potrà diminuire solo se verrà utilizzato per acquistare titoli oppure prelevare contanti e l’unica restrizione rispetto al suo utilizzo è che gli acquisti aggiuntivi, oppure i prelievi, non portino il conto al di sotto di quanto fissato come requisito del margine di mantenimento. L’SMA inoltre aumenterà in pari misura nel caso di versamenti in contanti o dividendi.

 

Valore della posizione lorda su titoli (GPV) – La formula per determinare il GPV è la seguente: Valore assoluto del valore dei titoli long + valore dei titoli short + valore delle opzioni long + valore delle opzioni short + valore nozionale degli SSF long + valore nozionale degli SSF short + valore dei fondi.

 

Panoramica sulle metodologie relative al margine

Introduzione

La metodologia usata per calcolare il requisito di margine per una data posizione viene in larga parte stabilita attraverso i seguenti tre fattori:
 
1.      Il tipo di prodotto;
2.      Le regole della borsa presso il quale il prodotto è quotato e/o l’ente regolatore principale per il broker;
3.      I requisiti fissati da IBKR.
 
In genere le varie metodologie esistenti possono essere classificate in due approcci: uno basato sulle regole e l’altro basato sul rischio. I metodi basati sul rischio di solito ipotizzano tassi di margine uniformi su prodotti simili, non offrono compensazioni intra-prodotto e infine considerano gli strumenti derivati in maniera simile a quella dei relativi sottostanti. In questo senso i metodi basati sul rischio offrono il vantaggio di una facilità di calcolo che si basa pero su ipotesi che, seppure facili da eseguire, potrebbero sovrastimare o sottostimare il rischio che di uno strumento rispetto alla sua performance passata. Un esempio comune di metodologia basata sulle regole è il requisito Reg. T applicato negli USA.
 
Per contro, attraverso le metodologie basate sul rischio si tenta spesso di applicare una copertura di margine che rifletta la performance passata di un prodotto. Vengono riconosciute alcune compensazioni intra-prodotto e si cerca di prevedere il rischio non lineare dei prodotti derivati attraverso l’utilizzo di modelli matematici sul prezzo. Sebbene siano intuitive, queste metodologie richiedono dei calcoli di non facile riproduzione da parte del cliente. Inoltre, dato che i loro imput dipendono da comportamenti di mercato osservati, questo potrebbe portare a dei requisiti soggetti ad una fluttuazione rapida e considerevole. Esempi di metodologie basate sul rischio includo TIMS e SPAN.
 
Indipendentemente dal tipo di metodologia usata, la maggior parte dei broker applicherà un margine “della casa” che serve ad aumentare il requisito previsto dalla normativa o quello di base in specifiche circostanze laddove l’esposizione del broker è più grande di quella che normalmente sarebbe soddisfatta dal semplice rispetto del requisito di base. Qui di seguito viene fornita una panoramica delle più comuni metodologie basate sulle regole e sul rischio.
 
Panoramica delle metodologie
  
In base al rischio
a.      Margine di Portafoglio (TIMS) – Il TIMS (Theoretical Intermarket Margin System) è una metodologia basata sul rischio creata dalla Options Clearing Corporation (OCC) e calcola il valore di un portafoglio dati una serie di scenari di mercato ipotetici nei quali si immaginano variazioni di prezzo e le posizioni vengono rivalutate. Questa metodologia ricorre ad un modello di prezzo relativo alle opzioni per rivalutarle e agli scenari della OCC si aggiunge un certo numero di scenari ipotizzati dal broker che servono a catturare ulteriori rischi come movimenti di mercato estremi, concentrazione di posizioni e spostamenti in termini di volatilità implicita delle opzioni. Inoltre ci sono alcuni tipi di titoli (es. Pink Sheet, OTCBB e titoli a bassa capitalizzazione) per i quali il margine non può essere ampliato. Una volta stabilite le proiezioni relative ai valori del portafoglio per ciascuno scenario, verrà stabilito il requisito di margine in base allo scenario che in proiezione ha generato la perdita più grande.
 
Le posizioni per le quali si può applicare la metodologia TIMS includono titoli USA, ETF, opzioni, future su singole azioni, titoli che non appartengono al mercato statunitense e opzioni che rispettano il test ready market della SEC.
 
Dato che per questa metodologia di mercato si ricorre ad una serie di calcoli ancora più complessi di quelli presenti nella metodologia basata sulle regole, vi è una tendenza a prevedere in maniera più accurata il rischio e in genere viene offerta una leva maggiore. Considerata l’abilità di offrire una leva potenziata e visto che i requisiti fluttuano e potrebbero reagire rapidamente alle mutevoli condizioni del mercato, questa metodologia è indicata per investitori individuati molto esperti e richiede un capitale minimo di 110.000 USD per iniziare e 100.000 USD per il mantenimento. I requisiti per i titoli in questa metodologia vanno in genere dal 15 al 30%. Il requisito più favorevole viene applicato ai portafogli che contengono un gruppo di titoli altamente diversificato e che hanno storicamente mostrato una bassa volatilità e che tendono a impiegare opzioni hedge.
 
b.       Lo SPAN (Standard Portfolio Analysis of Risk) è una metodologia basata sul rischio create dal Chicago Mercantile Exchange (CME) e progettata per future e opzioni future.  In maniera simile al TIMS, lo SPAN stabilisce il requisito di margine attraverso calcolando il valore del portafoglio considerando una serie di scenari di mercato ipotetici nei quali il prezzo del sottostante cambia e si ipotizza la volatilità implicita delle opzioni. Anche in questo caso, IBKR includerà tra queste ipotesi anche alcuni scenari che tengono conto di movimenti di prezzo estremi oltre a l’impatto specifico queste variazioni potrebbero avere sulle opzioni “deep out-of-the-money”. In base allo scenario nel quale si prevede la perdita più grande verrà fissato il requisito di margine. Una panoramica dettagliata del sistema di marginazione con SPAN viene illustrato in questo articolo: KB563.
 
In base alle regole
a.      Reg. T – La banca centrale americana, ossia la Federal Reserve Board, ha la responsabilità di mantenere la stabilità del sistema finanziario e contenere il rischio sistemico che potrebbe emergere nei mercati finanziari. A questo scopo la Fed opera regolando l’importo del credito che i broker dealer possono offrire ai clienti che prendono denaro in prestito per acquistare titoli a margine. 
 
Per questo motivo viene usato la Regulation T, comunemente detta Reg. T, nella quale si dispone che venga stabilito un conto a margine e che fissa le regole relative al margine iniziale e al pagamento sulle transazioni per determinati tipi di titoli. Ad esempio, nel caso dell’acquisto di azioni, la Reg. T attualmente richiede il versamento di un margine iniziale da parte del cliente pari al 50% del valore dell’acquisto, consentendo al broker di estendere un credito o un finanziamento parti al restante 50%. Esempio: il titolare di un conto che decida di acquistare 1.000 USD di titoli avrà l’obbligo di versare 500 USD e gli sarà consentito di ottenere un prestito pari a 500 USD per detenere i titoli in questione.
 
La Reg. T stabilisce il requisito di margine iniziale e il margine di mantenimento, ossia l’importo necessario per continuare a detenere una posizione dopo l’apertura. Tale margine viene fissato in genere dalla borsa (25% per le azioni). La Reg. T inoltre non stabilisce i requisiti di margine per le opzioni in quanto queste rientrano nella competenza giurisdizionale delle regole delle differenti borse, a loro volta soggette all’approvazione della SEC. Le opzioni detenute in un conto Reg. T saranno inoltre soggette ad una metodologia fissata in base alle regole che stabilisce quanto segue: le posizioni short verranno trattate come equivalenti alle azioni e verrà fornita un’esenzione dalle regole per il margine in caso di transazioni spread. Infine le posizioni detenute nel portafoglio di un conto a margine ritenuto idoneo saranno esenti dai requisiti della Reg. T.

 

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